Qui racconto, in poche parole, la storia di un azzardo. Probabilmente di un errore. Un bellissimo errore di cui vado ancora fiero.
L'obiettivo, quella voltaera semplice e ambizioso: connotare il pavimento Berti a un livello più artistico che commerciale, sfruttando le valenze estetiche e di alto artigianato associate agli intarsi più ricchi.
Affrontai la questione senza pormi troppi limiti, evitando le mezze misure. Un fotografo prestigioso, di livello mondiale, il giapponese Kanji Ishii. E lo shooting effettuato nel suo studio newyorchese.
Il risultato sono gli scatti di immensa suggestione e valore assoluto che si possono vedere qui a fianco. E una copertura stampa di livello altissimo, con riviste internazionali che riconoscevano una dopo l'altra, il coraggio e la visione d'impresa innovativa e futuribile di Berti. Ma...
Ma, come molti “capolavori”, la campagna fu poco capita sul suo terreno naturale, quello della comunicazione per la vendita al pubblico di riferimento, tanto da costringermi, dopo poco, a ritirarla.
Lo rifarei questo sbaglio di cui m'innamorai? Forse, probabilmente sì. Magari con un pizzico di furbizia in più.
Realizzata a New York dal celebre fotografo Kanji Ishii