Fiera o Trade Fair, come si dice in giro per il mondo, croce e delizia dell'imprenditore e del marketing manager.
La data è segnata sul calendario della scrivania da mesi, se non dall'anno prima, ma ogni sacrosanta volta i tempi, come per un incantesimo malefico, si contraggono e con il passar dei giorni si fanno strettissimi.
Non importa l'anticipo con cui elabori strategie, selezioni e contatti i fornitori: arrivi regolarmente a qualche ora dall'inaugurazione con l'acqua alla gola.
La buona riuscita di una fiera, posso affermarlo con sicurezza, è un'arte duramente appresa. Amalgamare le idee dei creativi, le esigenze degli allestitori, la realtà produttiva quotidiana dell'azienda; coordinare architetti, artigiani, agenzia di comunicazione, ufficio stampa, logistica spesso intercontinentale e amministrazione oculata. Riuscire in tutto questo entro il tempo stabilito e con risultati di grande efficacia.
E l'imprevisto sempre dietro l'angolo. Come dicevano in quel film famoso? “E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.
Forse per questo mi è sempre piaciuto organizzare la presenza in fiera di Berti Pavimenti.
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